Non ne siamo sicurissimi, ma crediamo che frate Ludovico Capuani sia stato l’ultimo cappellano del convitto, quanto meno che abbia ricoperto l’incarico per un periodo piuttosto prolungato, durante gli anni Novanta e forse i primissimi Duemila. Dotato di una fisionomia piuttosto caratteristica, emanava una simpatia immediata e contagiosa, anche a causa del suo particolare accento, forse ciociaro, per il quale i ragazzi e le ragazze del convitto lo chiamavano “padre Ludoviche”. Anche lui è tornato alla casa del Padre, come recita l’affettuosa epigrafe dedicatagli dai suoi confratelli: pensiamo di fare cosa gradita ricordandolo a quanti lo hanno conosciuto.