La recente trasformazione in ONLUS dell’Associazione ex Convittori non può non portarci tutti a rimeditare i momenti essenziali della storia del nostro convitto, anzi dei nostri convitti, tenendo conto della soppressione di quello di Pescara e del femminile.
E’ per questo che abbiamo pensato di offrire ai lettori del sito questa interessantissima pagina redatta dal dr. Michele Milella per “Spoleto 90”, la rivista della Pro Loco Antonio Busetti di Spoleto. Uscì in occasione del centenario della fondazione del convitto e il dr. Milella vi ripercorre le tappe fondamentali della storia dell’istituto nel suo complesso, spiegando i motivi dell’accorpamento in quello spoletino degli altri due convitti, in relazione ai cambiamenti legislativi, sociali ed economici che hanno contrassegnato lo scorcio del secolo scorso. Sta di fatto che quel provvedimento, da molti all’epoca non condiviso, insieme anche con il necessario rinnovamento delle modalità di gestione dell’attività educativa, ha permesso che il convitto di Spoleto potesse continuare l’attività anche nel nuovo secolo, dimostrando così la necessità della sua presenza e della sua azione, aggiornata ai nuovi tempi, per altro in continua evoluzione, come recita il titolo di uno degli articoli consultabili dalla home page del nostro sito. Dalle parole del dr. Milella (clicca Qui per scaricare), rettore dal 1971 al 1991, è evidente la parte avuta dall’associazione stessa nei momenti difficili dall’istituto attraversati in quegli anni Settanta e Ottanta dai convitti e dallo stesso istituto, destinato negli anni successivi a cambiare nome e fisionomia.
La trasformazione in ONLUS della nostra associazione è da leggere in modo analogo: ferma restando la modalità associativa tramite la quota annuale, i soci e i non soci potranno collaborare fattivamente a migliorare la vita stessa dell’associazione e il perseguimento dei suoi fini, con la contribuzione del 5 x 1000, su cui prossimamente daremo opportune e più precise informazioni.
Va da sé che questa trasformazione, con le novità che questa comporta e comporterà, corona gli sforzi di chi vi ha creduto, primi fra tutti Mario Leone e Pietro Ciacco, ex convittore e illustre uomo di legge recentemente scomparso, alla cui memoria intendiamo così rendere omaggio.