L’ULTIMO MESSAGGIO DI MARIO LEONE

A tre anni dalla sua scomparsa crediamo che sia opportuno ricordare Mario Leone, Presidente dell’Associazione Ex Convittori dal 1996 al 2013.

Crediamo anche che il modo migliore per ricordarlo è usando le sue stesse parole, quelle che non poté pronunciare al Raduno del 2013 e che non riuscì a trasmetterci in tempo, per il definitivo precipitare delle sue condizioni di salute. In questo modo esaudiamo anche il desiderio delle sue figlie Alessandra ed Elena, che trovarono il breve appunto riordinando le cose del padre, consegnandocene la copia digitale alla fine del 2015 (v. f.).

 

Divulgare adesso l’ultimo saluto di Mario Leone all’Associazione assume un particolare significato, visto che molto probabilmente il Raduno di quest’anno sarà l’ultimo nella veste associativa finora conosciuta. Infatti, nell’Assemblea Straordinaria di domenica 29 maggio verranno presentati e discussi gli aspetti relativi alla trasformazione della nostra Associazione in ONLUS, realizzando il desiderio di Mario Leone, rievocato da Pietro Ciacco nell’omaggio al compagno di Convitto, pubblicato sul nostro sito in occasione del Raduno del 2013:

 

“… negli ultimi quattro o cinque anni, nelle nostre conversazioni (Mario) mi aveva rappresentato il Suo desiderio di creare, come Associazione, una Onlus per sopperire alle esigenze, in forma più consistente, di coloro che lasciavano il convitto per proseguire gli studi.

Me ne aveva parlato a lungo in più riprese; aveva voluto che gli indicassi la via più rapida e sicura per realizzare questo Suo sogno e ne avevamo parlato anche in un Consiglio di Amministrazione. Recentemente in una delle nostre ultime conversazioni telefoniche mi ha manifestato il desiderio di portarlo in esame alla prima Assemblea.

Non esito a dire, per l’affetto che a Lui mi ha sempre legato, che la realizzazione di questo Suo sogno gliela dobbiamo per quanto Lui si è speso al riguardo”.

 

Così scriveva Mario Leone nel suo ultimo saluto all’Associazione:

 E’ con sincero, ed estremamente spiacente rammarico, che sento il dovere di scusarmi con tutti i presenti per la mia, purtroppo inevitabile, assenza, dovuta ad una seria circostanza patologica in atto. Oggi è una giornata di festa. E rivedere e ricontattare gli amici fraterni di un tempo sarebbe stato per me, ma lo è per tutti voi, valido motivo di vera e incondizionata gioia.

Spoleto, la scuola, il convitto ci riconducono, anche se per breve tempo, ai ricordi non sempre lieti e spensierati, talvolta tristi e sofferti, segnati dalle vicissitudini della nostra giovane età, che hanno comunque contribuito a forgiare ed alimentare nella maggior parte di noi le premesse più significative ed idonee per affrontare le difficoltà che la vita ci avrebbe poi riservato.

Vi abbraccio ed auguro a tutti un buon 52° raduno.

[Roberto Quirino]

 

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