Atto Fondazione del Convitto

ATTO DI FONDAZIONE DEL CONVITTO

Atto Fondazione del Convitto1893-2013, IL CONVITTO DI SPOLETO COMPIE CENTOVENTI ANNI: L’ATTO DI FONDAZIONE DEL CONVITTO

Nella ricognizione dell’archivio del Convitto, siamo guidati da uno dei fondamentali principi della ricerca: i documenti spesso si trovano anche senza cercarli. Per paradossale che possa sembrare questa espressione, capita infatti che ci si imbatta in ritrovamenti fortuiti, come l’Atto di Fondazione del nostro Convitto, redatto il 13 aprile 1893. Consta di dieci fogli di carta velina, battuti a macchina.

E’ diviso in due parti: l’Atto vero e proprio e la Convenzione fra l’INOIS e il Municipio di Spoleto. Entrambi sono articolati in diciassette punti. L’atto si svolge a Roma, in via Montebello n. 48, sede dell’INOIS, notaio Filippo Delfini. Sono presenti il deputato Guido Baccelli, Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Ente, più volte Ministro della Pubblica Istruzione e dell’Agricoltura, e Adolfo Ferretti, Sindaco di Spoleto, assistito dall’Assessore all’Istruzione Pubblica Oliviero Sansi. Analizziamo brevemente qualche articolo dell’Atto. L’articolo 1 definisce la cessione gratuita all’INOIS “dello stabile in Piazza Bernardino Campello che costituiva l’ex Convento di San Simone attualmente adibito a caserma”. Vi si stabilisce anche “di trasferire nell’interno del Convitto una sezione delle tre prime classi elementari delle Scuole Pubbliche di Spoleto”, e di esonerare l’Istituto dal dazio di consumo per i materiali necessari per l’ampliamento del Convitto. L’articolo 2 stabilisce che se per qualsiasi motivo e in qualsiasi momento venisse a cessare l’attività convittuale, “il fabbricato nello stato in cui sarà per trovarsi ritornerà in proprietà del Comune”. Gli articoli seguenti definiscono le modalità d’uso dell’acqua potabile, l’acquisto da parte del Comune degli orti Campello a favore del Convitto, l’ampliamento della facciata fino all’angolo con Via del Ponte. L’articolo 6 ribadisce l’esonero del dazio anche per le future opere di ampliamento del Convitto, con “nuove fabbriche e lavori altrove serventi allo scopo dell’Istituto” e per “le mobilia, gli arredamenti, gli attrezzi scolastici”. L’articolo 8 stabilisce la consegna dell’immobile entro la fine di aprile e l’apertura del Convitto a novembre dello stesso anno. Gli articoli seguenti riguardano le modalità d’accoglienza e di gestione delle scuole pubbliche annesse al Convitto, di gestione degli alunni esterni e dei Convittori. L’articolo 12 obbliga l’Istituto “di non aprire altri Convitti maschili fuori della Città stessa”. Seguono altri articoli relativi all’impianto di scuole professionali presso il Convitto e all’assistenza sanitaria. L’articolo 17 è molto interessante, perché testimonia l’esistenza sotto le volte del portico degli affreschi del Gubbiotto, un pittore seicentesco, che il Comune avrebbe dovuto recuperare, convalidata da alcuni lavori condotti qualche anno fa. La parte del documento relativa al Municipio di Spoleto, è evidentemente un allegato all’Atto. Infatti, riporta la convenzione con l’INOIS, deliberata ed approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa dell’Umbria il 22 dicembre 1892 e approvata dalla dirigenza INOIS il 22 marzo 1893. Come sempre, buona lettura e non fate mancare i vostri commenti!

 

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