Documento Befana 1927 (clicca per visualizzarlo)
Naturalmente non stiamo parlando della vecchina, non sempre simpatica, perché portatrice anche di carbone ai più cattivi, ma di quel momento della vita in convitto, che, avvicinandosi le festività natalizie, molti di noi ricorderanno come “la Befana ENPAS”. Ogni convittrice e ogni convittore riceveva, poco dopo il ritorno a Spoleto dalle vacanze natalizie, un dono da parte dell’Istituto: libri, giocattoli, macchine fotografiche e oggetti di vario genere. Almeno fino agli anni Settanta, non c’era possibilità di scegliere il regalo, per cui qualcuno poteva rimanere deluso di ciò che aveva ricevuto.
Ricordo un compagno (non ne faccio il nome, ma sono ancora in contatto con lui) che, ormai alle medie, bravissimo a scuola e calciatore già altrettanto bravissimo, oltre che ragazzo correttissimo, ebbe una locomotiva di latta, con la carica a chiavetta: la sbatté contro il muro e scoppiò piangere dalla rabbia. Uno dei primi regali che ricevetti, ancora alle Elementari, fu una bellissima Corsa dei cavalli: una tavola di compensato e legno, sulla quale, ognuno di colore diverso, i pupazzetti, cavallo e fantino, erano innestati su binari; venivano azionati da palline metalliche spinte da un cilindro con levette, a sua volta azionato da uno spago arrotolato su un perno esterno e che veniva srotolato con un sol colpo. Il risultato, naturalmente, era del tutto casuale, ma la gara dava l’occasione per scommesse in cui si mettevano in palio figurine, caramelle, bruscolini, ecc. ecc. Qualche anno dopo, non molti, ebbi una macchina fotografica, una Ferrania di plastica, bella grossa, con cui scattai un po’ di foto, che ancora conservo, ai gruppi in stucco all’interno delle settecentesche cappelle del Sacro Monte di Oropa. L’ultimo anno, Befana 1973, si ebbe la possibilità di scegliere il regalo, sulla base di una somma prestabilita per ognuno (non ricordo se la cosa si era instaurata già da qualche anno, ma forse sì) e, ormai grande, scelsi un LP degli Osibisa e i due volumoni L’altra America degli anni Sessanta, antologia contro culturale curata da Fernanda Pivano.
Come e quando è nata la Befana, prima INOIS e poi ENPAS (e poi del’Associazione Ex Convittori)? Ufficialmente sembrerebbe nel 1927, secondo il documento rintracciato nell’archivio del Convitto di Piazza Campello e che qui sottopongo all’attenzione dei frequentatori del nostro sito. Sull’esempio di quanto già fatto quell’anno, in cui i doni pervennero “da ogni parte del Regno, e anche dalle Colonie”, il Consiglio d’Amministrazione dell’INOIS, in vista della Befana 1928, invita “Colleghi” e “benemeriti cooperatori dell’Istituto” ad inviare doni, anche modesti, direttamente alla sede dell’Istituto o ai convitti, doni che poi verranno sorteggiati e porteranno il nome del donatore.
Buona lettura e, come sempre, non fate mancare i vostri commenti!
Roberto Quirino