Dal nostro archivio spunta un vero inedito: il menabò di un giornalino interno del Convitto Maschile, intitolato Il Risveglio (clicca quì per scaricarlo), che però non fu mai dato alle stampe. Successivo a La Sveglia, di cui parafrasa il titolo, Il Risveglio venne progettato presumibilmente fra il 1965 e l’anno successivo, in cui si diplomarono i redattori Roberto Marongiu, Daniele Di Pietrantonio, Elio Curto e Sergio Ferrari; come consulente di redazione figura Enzo Serafini, in quel periodo istitutore in prima squadra, se non sbagliamo, ma a sua volta ex convittore (1945-1954).
Il titolo già enuncia l’intento programmatico di questo nuovo giornalino, espresso più estesamente nell’articolo redazionale di prima pagina, firmato “didan”: < … perché l’abbiamo chiamato Il Risveglio? Erano ormai tre anni di letargo ed ora ci siamo svegliati, semplice, no? … vorremmo farne un giornale completo in cui sia dunque lasciato un po’ di spazio anche ai problemi dei giovani …>. Se, dunque, La Sveglia era un giornalino disimpegnato e goliardico, Il Risveglio vorrebbe fare un salto qualitativo, come si riscontra negli articoli “Il Convitto come consorzio civile”, “La gioventù d’oggi” e quello senza titolo a p. 9, che inizia “Com’è fatto l’italiano …?”. La pagina sportiva non si limita alla semplice cronaca, ma cerca di commentare gli avvenimenti inquadrandoli nella vita cittadina e regionale. Segno dei tempi in evoluzione è anche il breve trafiletto dedicato ai Beatles (con l’inciso dedicato al cameriere capellone Peppe Lancia), all’epoca all’apice del loro successo come gruppo beat, e ai Rokes, gli straordinari anglo-italiani di C’è una strana espressione nei tuoi occhi. La partecipazione ad altri collaboratori sembrerebbe essere più aperta, come risulta dalle pagine dei Ragazzi del Clan, forse redatte dai convittori più piccoli, con notizie di vario genere. Le vignette e le caricature non sono sempre accurate, e meno scoppiettanti, rispetto a La Sveglia: non è un caso che Cappugi, il KUG della Sveglia, abbia poi intrapreso l’attività di designer e pubblicitario.
La rubrica umoristica “Un po’ di tutto” è allo stato di semplice dattiloscritto su due fogli.
La scansione ha tagliato alcune pagine, come il titolo della p. 12, Terror, e l’ultima riga di p. 13, da completare con “… anche essi famosi.”
Buona lettura e buon divertimento! e soprattutto non fate mancare i vostri commenti!
Roberto Quirino